Nato nel 1958 nel quartiere di Cimiano a Milano, vive attualmente nel quartiere Garibaldi della stessa città con la moglie e due figli. Nel tempo libero suona la chitarra e il basso, scrive versi, scatta fotografie e cucina per la famiglia.
Figlio di una
adolescenza passata con le “compagnie” e amicizie dell’Est End di Milano
Lambrate, la musica era in quegli anni, per tanti, e anche per lui, ragione di
vita sin dall’infanzia passata con l’orecchio attaccato alla radio. Ma la vera
scintilla che illuminò il suo percorso musicale giovanile scoccò con l’ascolto, forse non ancor quattordicenne,
di alcuni brani dei “Ten Years After” ascoltati da un juke box da dischi 45
giri portati da un soldato nero americano che con la sua Harley-Davidson scorazzava
inpennando lungo la statale che collegava la caserma militare americana di Aviano
a Lignano Sabbiadoro. L’autore era lì durante le vacanze dai nonni in Friuli, era lì ad ascoltare quei dischi in un bar
gestito da una donna australiana moglie di un muratore friulano.
Da quel primo ascolto, cercò di capire da dove arrivava quella musica fantastica e ribelle andando alla ricerca di quel percorso musicale, fu cosi’ che raggiunse il Blues, il Ritm&Blues, il Rockn’Roll, il Country, il Rock e cosi’ via....cominciò a suonare in una band di amici..... due chitarre, basso, voce e batteria; dove? Ovvio, in un garage. Quelli erano i tempi d’oro del rock e del prog... e gli amici della band crebbero a pane e Led Zeppeling, Deep Purple, Black Sabbath, Hendrix, Rolling Stones, Genesis, Yes, Gentle Giant, PFM, Banco, Area, Emerson....etc....poi vennero gli anni 80a Ramones, Sex Pistol, The Clash, Police, U2, Aerosmith, Dire Straits, e poi ancora avanti, Nirvana, Radiohead, Foo Fighters, Pearl Jam. E l’elenco sarebbe ancora lungo.
Foto e viaggi:
Ancora adesso il ricordo è vivo, presente. Sono in strada, sotto casa, con in mano la mia prima macchina fotografica kodak e così, lì per lì, mi resi conto di poter essere qualcuno, di poter essere me stesso e di poter dire la mia con le fotografie.
Si nasce fotografi anche guardando dal finestrino della macchina dei genitori, in fondo, il formato del finestrino è spesso simile al formato rettangolare della fotografia....in macchina quindi si possono scattare tante fotografie durante il viaggio. Appunto, viaggio e fotografie, l'unione è fantastica, magica.
Si, magica, perché in fondo nelle mie mani avevo una scatola magica, pensate, un oggetto che tramite un tasto può fermare il tempo, documentare, dipingere immagini, creare storie e altro. Ricordo che a volte scattavo foto ai miei piedi, strumenti del camminare che è in fondo viaggiare.